Benvenute in progetto Asilo Nido!
Il sito delle educatrici per condividere e confrontarsi sull'universo degli asili nido!

Gioco euristico –  Punti chiave per le educatrici

Dopo una breve introduzione del gioco euristico dal punto di vista dello sviluppo del bambino, in questo articolo descriveremo 5 punti chiave per sviluppare una sessione di gioco euristico in un asilo nido, da noi sperimentati e qui presentati dalla dottoressa Milena De Giorgi. Sono inoltre descritte alcune procedure per terminare la sessione e due esempi di attività.
L’articolo presenta riflessioni basate sulle nostre esperienze di educatrici e su quanto descritto in  Goldschmied & Jackson (1996), a cui si rimanda per approfondimenti.

Gioco euristico - Importanza per le educatrici

L’importanza per le educatrici del proporre nei propri asili nido sessioni di gioco euristico interessanti e soddisfacenti per i bambini di 12-24 mesi è data dal fatto che ciò è uno dei compiti educativi più importanti per tale fascia.
L’importanza educativa del gioco euristico non si risolve nella semplice esperienza sensoriale. Infatti attraverso il gioco euristico un bambino ha l'opportunità di determinare le proprie azioni e le cause delle stesse e fare delle scelte autonome (ad esempio: sperimentando combinazioni tra oggetti). Il Ministero della Pubblica Istruzione della Nuova Zelanda, all'inizio del documento per la definizione del proprio programma per l’infanzia “Te Whariki” (1996), riconosce l’importanza della capacità dei bambini di prestare attenzione, mantenere la concentrazione ed essere coinvolti, e il gioco euristico può facilitare ciò.

Il gioco euristico

Il gioco euristico è stato formalizzato da Elinor Goldschmied (vedi Goldschmied & Jackson, 1996). La parola “Euristico” deriva dal greco “heurisko”, che significa “serve a scoprire o a raggiungere la comprensione di” (Goldschmied & Jackson, 1996). Nel gioco euristico non c’è quindi un modo giusto o sbagliato di utilizzo del materiale: i bambini sperimentano il “fallimento” di un’azione solo quando cercano di far fare all’oggetto qualche cosa che la natura stessa dell’oggetto impedisce!

Più che un gioco a sé stante (come potrebbe essere un’attività come la costruzione con i blocchi), il gioco euristico è una caratteristica di una fase dello sviluppo del bambino, in quanto emerge in maniera dipendente dalla maturazione del bambino e il bambino lo esercita in modo autonomo in situazioni diverse tra loro . É quindi possibile parlare di “fase del Gioco Euristico”.

Azioni tipiche dei bambini nella fase di Gioco Euristico

Nella fase di sviluppo caratterizzata dal gioco euristico, i bambini compiono una serie di azioni con gli oggetti:

  • Spostare oggetti nello spazio
  • Riempire e svuotare i contenitori
  • Fare pile e sovrapporre oggetti
  • Infilare
  • Far rotolare
  • Mettere in equilibrio
  • Selezionare e categorizzare
  • Discriminare e scegliere
  • Paragonare
  • Mettere in serie

Osservando le ultime azioni qui indicate, è evidente come la fase di gioco euristico sia fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini, in particolare per la concentrazione. Il gioco euristico non è quindi una mera esplorazione sensoriale! Queste azioni avvengono indipendentemente dal fatto che un adulto proponga un oggetto, ma si applicano a tutto quello con cui il bambino può interagire.
È importante quindi che l’educatrice, per sfruttare al meglio dal punto di vista educativo queste capacità dei bambini, proponga in asilo nido adeguate sessioni che facilitino il gioco euristico.

Sessioni di Gioco Euristico

Per sfruttare a fini educativi le caratterisitiche di tale fase di sviluppo dei bambini, le educatrici di asili nido gli proporrano delle “sessioni di Gioco Euristico”.
Dal punto di vista educativo, le sessioni di gioco euristico promuovono le capacità di concentrazione, esplorazione e risoluzione dei problemi. I bambini operano con uno scopo e sono concentrati (anche per periodi molto più lunghi di quanto ci si aspetterebbe!). Inoltre, grazie alle abilità fisiche e manipolative sempre maggiori, traggono anche piacere e soddisfazione fisica dall’attività che svolgono. A questo proposito l’educatrice può notare che i bambini, con la conquista dell’autonomia motoria, tendono a passare da una cosa all’altra senza soffermarsi. Adeguate sessioni di Gioco Euristico permettono loro di “fermarsi” e concentrarsi su qualcosa, lasciandoli poi liberi di usare lo spostamento per continuare l’esplorazione: in pratica l’educatrice favorisce lo sviluppo di un nuovo tipo di concentrazione che tiene conto anche degli spostamenti

I 5 punti chiave del gioco euristico

Ci sono 5 punti chiave del gioco per essere definibile come euristico. 

Due attività di Gioco Euristico

Una classica attività che sfrutta la fase di gioco euristico è il “Cestino dei tesori”, presentata in Gioco euristico - Cestino dei tesori. Un'attività di gioco euristico più complessa e rivolta a bambini più grandi è invece presentata in Gioco euristico - Isole dei tesori.
La discriminante per la proposta di una o dell’altra è data essenzialmente dallo sviluppo motorio raggiunto dal bambino.

Terminare la sessione di gioco euristico

Al termine di una sessione di gioco euristico, i bambini dovrebbero metter via il materiale; questa azione è parte stessa del gioco euristico. Di fatto l’educatrice propone una nuova attività che sfrutta i principi del gioco euristico per allungare l’esperienza e nel contempo riordinare il setting.

Grazie ad una foto o disegno illustrativo del contenuto, e sopratutto grazie alle indicazioni dell’educatrice, i bambini capiscono presto dove i vari tipi di oggetti devono essere riposti.

Le verbalizzazioni alla fine della sessione promuovono sia aspetti collegati al linguaggio sia aspetti cognitivi. In particolare, l’educatrice può porre in risalto concetti pre-matematici come i gruppi, le classi (“tutte le giraffe”), le comparazioni (“grandi qui, piccoli là”), inclusione e esclusione.

Inoltre, se adeguatamente stimolati al lavoro comune, l’educatrice può contribuire al senso di appartenenza ad un gruppo da parte dei bambini (collaborano a metter via le stesse cose, mentre durante la sessione erano sostanzialmente indipendenti nelle azioni). Inoltre, collegare proprie azioni ad oggetti dell’asilo nido contribuisce a far sentire proprio l’asilo nido.
È anche ipotizzabile (non abbiamo trovato ricerche soddisfacenti a riguardo) che le azioni di raccolta e riponimento contribuiscano ad un senso di cura per ciò che li circonda (materiali, attrezzature, ecc.).

Nota. Nel caso di sessioni di Gioco Euristico con bambini piccoli e non autonomi negli spostamenti (ad esempio: cestino dei tesori), solitamente gli oggetti sono sparsi attorno ai bambini. In questo caso l’educatrice invoglia verbalmente i bambini a rimettere tutto dentro al cestino e, progressivamente nelle sessioni successive, prova a introdurre il riporre un tipo di oggetto per volta, e così via.

Bibliografia - Gioco euristico –  Punti chiave per le educatrici

Goldschmied, E., Jackson, S. (1996). Persone da 0 a 3 anni. Edizioni Junior
Ministry of Education of New Zealand, (1996). Te Whariki: He whariki matauranga mo nga mokopuna o Aotearoa. Early childhood curriculum. Wellington: Learning Media.

Articoli collegati - Gioco euristico –  Punti chiave per le educatrici

Per alcune riflessioni sull'importanza dei materiali dal punto di vista della qualità di un asilo nido, vedi SVANI – Sottoscala 1 - Arredi e materiali.
Per una definizione e alcune riflessioni sull'importanza del temperamento del bambino per l'educatrice di asilo, vedi Temperamento al Nido.

Gli articolo sul gioco euristico collegati a questo sono:

Conclusione - Gioco euristico –  Punti chiave per le educatrici

Il gioco euristico consiste nel “scoprire o raggiungere la comprensione di” oggetti del mondo reale. Esso è una componente importante dello sviluppo del bambino tra i 12 e 24 mesi, non solo dal punto di vista cognitivo. Abbiamo proposto alle educatrici di asilo nido 5 punti chiave utili a sviluppare una sessione di gioco euristico nel proprio asilo nido: 1. Materiale proposto; 2. Quantità del materiale; 3. Setting; 4. Scelta del momento; 5. Limitazione dell’intervento dell’educatrice. Inoltre sono state proposte due attività basate sul gioco euristico, una per bambini di 12-18 mesi (Cestino dei tesori), l’altra per quelli di 18-24 mesi (isole dei tesori). Infine si è analizzato come terminare la sessione di gioco euristico con il riordino dei materiali da parte dei bambini in “aiuto” alla educatrice di asilo nido.


Segui Progetto Asilo Nido      

I cookie rendono più facile per noi fornirti i nostri servizi. Con l'utilizzo dei nostri servizi ci autorizzi a utilizzare i cookie.