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Osservazione al Nido – Metodi e strumenti

In quest’articolo proporremo alcune riflessioni sui metodi e sugli strumenti per l’osservazione più comunemente a disposizione delle educatrici negli asili nido. In particolare vedremo il metodo dell’osservazione partecipe e gli strumenti delle checklist, delle griglie di osservazioni e le registrazioni multimediali.
Infine proporremo anche alcune riflessioni utili per l’osservazione dei bambini nella loro quotidiana attività da parte delle educatrici di asilo nido. L'articolo è stato curato dalla dottoressa Milena De Giorgi, partendo da una serie di riflessioni createsi all'interno del nostro gruppo di lavoro.

Metodi e strumenti per l’osservazione al Nido – Importanza

L’osservazione è di fondamentale importanza per il lavoro delle educatrici di asilo nido, quindi è opportuno riflettere attentamente sugli strumenti e sui metodi che la contraddistinguono. Una prima distinzione delle due tipologie principali dell’osservazione, spontanea (occasionale) e sistematica, è descritta assieme alla definizione in Osservazione al Nido - Definizione e tipologie. In tale articolo abbiamo visto che l’osservazione più adatta alle situazioni in asilo nido è quella sistematica, per cui in seguito ci occuperemo solo di questa.

Metodi di osservazione in asilo nido

I metodi per l’osservazione sistematica più comunemente usati dalle educatrici negli asili nido italiani sono l'osservazione diretta e quella partecipe.
Ciò soprattutto perché essi non richiedono strumenti o dispositivi particolari, come ad esempio le videocamere, e sono facilmente attuabili da ogni educatrice dopo una idonea formazione.
Vediamoli in dettaglio. 

Strumenti di osservazione in asilo nido

Riportiamo brevemente tre strumenti per l’osservazione sistematica a disposizione delle educatrici di asili nido.
Altri strumenti di raccolta dei dati per l’osservazione in asilo nido sono in  Osservazione al Nido - Raccolta dei dati

Riflessioni per una osservazione in asilo nido

Proponiamo ora un paio di riflessioni pratiche sull’osservazione dei bambini da parte delle educatrici di asilo nido.

Osservazione a segmenti

L’osservazione (e la registrazione) in maniera pedissequa dell’intera quotidianità degli asili nido è dispendiosa, in termini di energie, per le educatrici coinvolte.
Dato che i comportamenti dei bambini negli asili nido tendono a ripetersi nel breve periodo, è possibile concentrarsi su “segmenti” di vita dei bambini negli asili nido ogni giorno diversi, operando in modo da ritornare ciclicamente sugli stessi “segmenti”. Questo è un metodo interessante per quelle osservazioni che mirano a raccogliere dati su aspetti particolari del comportamento o dello sviluppo.

Tali segmenti possono riguardare brevi situazioni strutturate (ad esempio, durante una specifica attività o durante una delle usuali routine degli asili nido), un intervallo di tempo (ad esempio dalle 11 alle 11.30, oppure i primi dieci minuti di una nuova attività oppure ogni 10 minuti in asili nido caratterizzati dai “centri di interesse”, ecc.), momenti particolari (ad esempio: fasi di inserimento, ingresso-accoglienza, uscita, merenda).
Naturalmente, in casi particolari l’osservazione sarà più mirata ad un campione (ad esempio: le interazioni tra due gruppi di bambini disetanei) o addirittura a singole diadi di bambini (ad esempio: osservazione di un bambino con possibili difficoltà relazionali).

Scelta della scala appropriata

Nel caso si voglia esaminare quantitativamente qualche obiettivo specifico (ad esempio lo sviluppo di relazioni, il tempo di attenzione dedicato ad un gioco), converrà scegliere la scala di valutazione più appropriata. Di solito, la scelta delle scale e la definizione dei momenti in cui effettuare tali osservazioni mirate, essendo strumentale all'osservazione stessa, è discussa e condivisa nell’elaborazione del progetto educativo.

In tal modo è possibile inserire l’osservazione come elemento fondante del progetto educativo (e non solo come strumento di valutazione dello stesso) e come componente integrante del programma didattico connesso.

Bibliografia

Corsaro, W. A. (1997). The Sociology of Childhood. Pine Forge Press , Thousand Oaks.
Corsaro, W. A. e Molinari, L. (1990). From seggiolini to discussione: the generation and
extension of peer culture among Italian pre-school children. International Journal of Qualitative Studies in Education 67 , pp. 1-26.

Articoli collegati

Per una riflessione sulla definizione di osservazione e una sua analisi, vedi Osservazione al Nido - Definizione e tipologie.
Per una riflessione sulla raccolta e registrazione dei dati raccolti all'asilo nido, vedi  Osservazione al Nido - Raccolta dei dati.
Alcuni esempi di checklist presentate da Progetto Asilo Nido sono in Checklist di Osservazione – Attaccamento sicuro in Inserimento al Nido e Checklist di Osservazione – Problemi nell’Attaccamento sicuro al Nido.
Un esempio di griglia di osservazione è in Griglie per osservazione al Nido - Inserimento, altri due esempi sono in  Osservazione al nido - linee guida per osservazione descrittiva.

Conclusione – Osservazione negli asili nido

In questo articolo abbiamo proposto alcune riflessioni su i più comuni metodi e strumenti di osservazione sistematica dal punto di vista delle educatrici e della loro quotidiana attività negli asili nido. In particolare abbiamo visto l’uso di: a) osservazione diretta basata su checklist; b) osservazione partecipe basata sul diario di bordo o altre registrazioni diaristiche. Abbiamo poi evidenziato alcuni aspetti dei “filtri” personali di ciascuna educatrice, che devono essere presi in considerazione quando il gruppo di lavoro decide di usare l’osservazione partecipe. Abbiamo proposto brevemente i tre principali strumenti di osservazione a disposizione delle educatrici: a) Checklist, molto veloci e facili da usare, utili per dati quantitativi; b) Griglie di osservazione, utili per le osservazioni descrittive-narrative; c) Registrazioni multimediali, facilmente trasformabili in documentazione apprezzata dai genitori. Infine abbiamo proposto alle educatrici due brevi riflessioni sul metodo della segmentazione delle osservazioni al nido e sulla scelta di una scala appropriata, strumentale ai dati utili da raccogliere per il proprio lavoro.


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