2. Interazione adulto - bambino
Il concetto fondamentale che questa sottoscala della SVANI valuta è quanto le interazioni tra adulti e bambini nell’asilo nido siano differenziate in relazione ai bisogni di ciascun bambino, quanto siano caratterizzate non solo dall’esigenza di sorveglianza continua ma anche dallo sviluppo di legami di fiducia e di sostegno. In particolare, questo punto della sottoscala “Interazioni” valuta se:
- Durante il giorno al nido vi sono molte interazioni sociali positive tra adulto e bambini (ad esempio: li si prende in braccio, li si accarezza, ecc.).
- Le educatrici, unitamente alle ausiliarie e alle supplenti, modificano lo stile di interazione in relazione ai bisogni dei singoli bambini e sono sensibili ai loro sentimenti e alle loro reazioni (ad esempio: l’educatrice avverte il bambino prima di prenderlo in braccio). La modifica dello stile di interazione significa rispondere alle esigenze dei bambini prontamente (ogni bambino ha “tempi” diversi), in modo coerente, e con affetto (manifestato a ciascun bambino). NDA: questo in definitiva significa essere un modello di come si sviluppano le relazioni cordiali e basate sulla fiducia con un'altra persona e aiutare i bambini a svilupparne di positive nel loro futuro.
Questi sono alcuni indicatori di una buona relazione educatrice-bambini secondo la SVANI (NDA: e quindi buoni suggerimenti per la costruzione di questa relazione!):
- Progettazione di momenti per conoscere i bambini (ad esempio: sessioni di osservazioni anche con altre educatrici)
- Non considerare mai solo il gruppo, ma i singoli bambini come individui distinti
- Sempre trovare un tempo “soddisfacente” (dal punto di vista del bambino) per ciascuno, anche per quelli che hanno meno esigenze di cura rispetto ad altri
- Soddisfare le esigenze di ogni singolo bambino (esigenze individuali, quindi sono necessarie risposte individualizzate)
- Adattare la routine quotidiana per soddisfare le diverse esigenze
- Osservare, ascoltare e rispondere ai bambini
- Dare al singolo bambino la massima attenzione
- Rispettare i bambini. Far sentire loro che li apprezzate (bastano uno sguardo, un sorriso e delle parole dolci e di incoraggiamento)
- Nel possibile, creare opportunità per i bambini in cui possano prendere decisioni proprie
- Fornire al bambino la possibilità di scelta
- Essere affidabile
Le educatrici di asilo nido devono avere una buona comprensione di come i bambini apprendono. Devono quindi essere in grado di rispondere in maniera semplice e chiara ai bambini mentre questi fanno domande esplorando materiali o in altre situazioni. Devono essere in grado di risolvere i conflitti tra i bambini e contribuire allo sviluppo di tali competenze nei bambini stessi.
Le educatrici, nelle conversazioni coi bambini, ascoltano ed estendono le loro idee ponendo domande a risposta aperta o aggiungendo informazioni per estendere il pensiero relativo al loro gioco.
Le educatrici incoraggiano e aiutano i bambini a sviluppare le competenze necessarie per utilizzare i materiali e le attrezzature, in maniera appropriata all’età. (NDA: evitando di “insegnare il corretto uso” delle cose.)
Un aspetto particolare di questa sottoscala SVANI riguarda la sicurezza e la sorveglianza degli adulti (in particolare delle educatrici di asilo nido). Tali elementi valutano se:
- Il numero di educatrici o di adulti è sufficiente a sorvegliare l’intera area e tutti i punti in cui i bambini potrebbero trovarsi. Spesso questo dato è considerato equivalente al rapporto numerico educatrice/bambini, ma in realtà la SVANI considera la sorveglianza realmente osservata.
- Le educatrici sorvegliano e osservano attentamente i bambini impegnati nei giochi (in particolare i bambini più grandi impegnati in giochi con componente motoria globale). Sono inoltre pronte ad intervenire ogni volta che la sicurezza dei bambini è compromessa.
- Sono definite delle “regole di sicurezza” con i bambini (NDA: utili con i bambini più grandi, che partecipano volentieri alla loro creazione). Ad esempio: "la sabbia rimane dentro (la sabbiera)", “si entra in piscina tutti assieme (con l’educatrice)”, ecc.